La Human Rights Campaign, come accade ogni anno, ha appena diffuso l’elenco aggiornato della città degli Stati Uniti d’America ritenute più LGBT-friendly a partire da una serie di elementi – leggi municipali, politiche sociali e servizi per le persone LGBT che vi risiedono o vi lavorano – che vengono poi tradotti in un punteggio da 0 a 100.
In queste edizione 2016 sono state prese in considerazione 506 città degli USA, 98 in più rispetto all’edizione precedente e oltre 350 in più rispetto al 2012, anno in cui è stato lanciato il Municipal Equality Index (MEI).
Ad ottenere il punteggio massimo sono state ovviamente le grandi città come New York, San Francisco e Boston, ma sorprende scoprire che ci sono ben 37 città, ribattezzata All Star Cities, riuscite a ottenere tra gli 85 e i 100 punti pur trovandosi in Stati in cui non sono presenti leggi che vietano o puniscono la discriminazione delle persone LGBT.
Tra queste – qui trovate l’elenco integrale – figuranoPhoenix, Arizona
Orlando, Florida
Atlanta, Georgia
Indianapolis, Indiana
New Orleans, Louisiana
Louisville, Kentucky
Detroit, Michigan
St. Louis, Missouri
Missoula, Montana
Cincinnati, Ohio
Philadelphia, Pennsylvania
Austin, TexasArlington, Virginia
A far salire il punteggio per queste città sono stati una serie di fattori importanti per la comunità LGBT, come l’elezione di un politico gay o l’offerta di servizi per le persone con l’HIV.
Chad Griffin, presidente della Human Rights Campaign, ha spiegato:
Quest’anno decine di città degli USA hanno mostrato di volersi impegnare per le persone LGBT nelle loro comunità anche quando i governi non lo stanno facendo.
Link originale all’articolo (QUI)