Per quanto ogni giorno ci sembra di fare dei passi avanti in ambito di diritti e uguaglianza sessuale, l’omofobia e la discriminazione sono ancora molto forti, anche in paesi civilmente più progrediti del nostro, come ad esempio gli Stati Uniti.
Vittime silenti, poco rappresentate e sempre associate alla prostituzione, sono le persone transgender che da un recente sondaggio risultano come la categoria più incline al suicidio.
Lo studio americano di cui parlavamo è stato svolto negli Stati Uniti dal National Centre for Transgender Equality, che ha intervistato 17.715 persone transgender. Il 40% di queste persone, secondo lo studio, avrebbe tentato il suicidio almeno una volta nel corso della propria vita.
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I Motivi?
Il 14% degli intervistati ha raccontato di esser stato costretto dalla famiglia a visitare degli specialisti, subito dopo il coming out, nel tentativo di impedirgli il percorso di transizione e sottoponendolo a una fortissima pressione psicologica
Il 10% è stato vittima di violenza domestica e l’8% è stato cacciato di casa proprio perché non più riconosciuto come “meritevole” di esistere all’interno del proprio nucleo familiare.
Un altro elemento non da poco è che se sei Gay o Lesbica un lavoro lo trovi, se sei Transgender è praticamente impossibile vivere onestamente. Negli Stati Uniti si è misurato che 1/3 dei transgender intervistati vive molto al di sotto della soglia di povertà.
Potete leggere il rapporto completo, in lingua inglese, a questo indirizzo.
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